sabato 9 marzo 2013

La Banca Centrale Europea operi anche politicamente


Fitch declassa l'Italia e di nuovo tutti sono allarmati. L'economia non va, la colpa è della politica instabile, da vent'anni non cresciamo più, ecc ecc.

Ora, c'è da dire che il "nostro" Draghi ha già parlato contro le agenzie di rating, davanti ai Pm di Trani durante l’indagine su Moody’s, ad esempio, dichiarando che bisogna fare a meno delle agenzie private, altamente carenti e discreditate e dichiarando in più circostaze la necessità di puntare sulla costituzione di un'agenzia europea.
Il problema, se così si può chiamare, è che da anni si assiste ad attacchia oratori alla Fitch, a Moody's e Standard & Poor's, senza però andare mai oltre a degli sterili richiami sul non fidarsi delle agenzie, in quanto privare e portatrici degli interessi dei privati.

Ma questi attacchi verbali bastano per mantenere la fiducia degli investitori? Ovviamente, come spesso si capisce dalle aste post-declassamento, no - o comunque. La nascita di un'agenzia centralizzata governata dall'Unione sicuramente ridimensionerebbe il ruolo delle altre tre grandi sorelle private. Ma intanto, sarebbe sbagliata una presa di posizione più forte da parte dei Governi statali, da parte dell'Unione Europea tutta e da parte della Banca Centrale Europea?

Nell'attesa della creazione di questa stupenda agenzia europea, mi piacerebbe vedere un Mario Draghi dichiarare direttamente che le agenzie private sono esclusivamente macchine per garantire molto denaro a poche entità - private. Sentirlo dire che ogni loro azione è controllata e mira semplicemente a garantire a quei pochi - privati - un guadagno. E mi piacerebbe sentirgli dire che chi - privati - si fida delle agenzie farebbe bene a non intrattenere rapporti con l'Unione e i gli Stati membri, perché può solo fargli del male.
Mi piacerebbe vederlo smontare le agenzie, attaccarle senza essere moderatamente banchieri, assumersi un ruolo politico, che un'entità grossa come la Banca Centrale avrebbe il dovere di prendersi in misura ancora maggiore di oggi.
Questo mi farebbe sentire anche molto più europeo.

Sarebbero solo parole e magari anche poco - molto - veritiere, ma non sono in fondo parole anche i declassamenti, gli outlook e le valutazioni delle agenzie ( parole infarcite di dati, ma usate comunque per convicere sulla base della retorica della loro infallibilità)?

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